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Francesco Saverio Trincia
Moralità

Ispirato da Michel Foucault e dal suo interesse per la relazione soggettiva e morale tra sapere di conoscenza e sapere di spiritualità, il libro si propone di mostrare la presenza attiva di tale relazione in una serie di autori. In Kant, Hegel, Marx, Freud, Husserl, l’analisi di testi esemplari può esibire la rilevanza e la produttività, alle spalle o sullo sfondo o all’interno dell’argomentazione teoretica, dello stimolo costituito dalla preoccupazione rivolta alla soggettività morale, alla sua costante «cura di sé», e soprattutto all’importo morale e trasformativo dei risultati conoscitivi del sapere.

Studs Terkel
Working

Quando è stato pubblicato per la prima volta, nel 1974, questo libro è diventato subito un bestseller, e pochi mesi dopo è diventato uno show di Broadway. Per decenni ha ispirato generazioni di lettrici e lettori, di studiose e studiosi. Persino Barack e Michelle Obama, nel 2023, hanno ammesso di aver preso spunto da questo testo per girare la docuserie Netflix Working, dedicata alle condizioni di lavoro nell’America contemporanea. Vincitore del Premio Pulitzer nel 1985, Studs Terkel in questo libro intervista un pompiere e una casalinga, un conducente di autobus e una cameriera, un sindacalista e una sex worker, un musicista jazz e il proprietario di una fabbrica, un allenatore di football e un’insegnante, oltre a più di cento altre persone. Come rivela l’analisi di Francesca Coin, il risultato è uno spaccato duro e poetico della vita di chi lavora. In un’epoca che nasconde i volti e le voci delle persone che mandano avanti la nostra società, Terkel strappa all’anonimato i protagonisti del nostro tempo e pone loro una domanda difficile. Qual è il senso del lavoro che facciamo? Portando a galla i malcontenti e le frustrazioni, ma anche i desideri e le aspirazioni di chi lavora, l’autore ci restituisce un mondo ironico e imprevisto. Ne emerge che il lavoro non è solo una specie di morte che accade dal lunedì al venerdì, ma una «ricerca di significato quotidiano oltre che di pane quotidiano, di riconoscimento oltre che di denaro, di stupore piuttosto che di torpore». Persino l’immortalità fa parte di questa ricerca. «Essere ricordati era il desiderio, espresso e non espresso, degli eroi e delle eroine di questo libro».

Antonella Cavazza
Racconti di Resurrezione

Fra le feste del calendario ortodosso, la Pasqua ha una risonanza tutta particolare nella storia della cultura e della letteratura russa. Non solo è al centro di importanti testi medievali e perno della cronologia di alcune grandi opere del XIX secolo – ad esempio, Resurrezione di L.N. Tolstoj, Delitto e castigo e I demoni di F.M. Dostoevskij –, ma è anche ispiratrice di un genere letterario a sé stante: «il racconto pasquale». Antonella Cavazza traccia l’evoluzione del genere del racconto pasquale dalle sue origini a oggi, soffermandosi sulla produzione di autori noti come F.M. Dostoevskij, L.N. Tolstoj, A.P. Čechov, I.A. Bunin, V.V. Nabokov e A.I. Solženicyn e altri meno noti o sconosciuti al pubblico italiano, come V.A. Nikiforov-Volgin, M.A. Kučerskaja, S.A. Ščerbakov e A.B. Torik degni di nota, di attenzione e traduzione in lingua italiana. Poiché lo studio del genere del racconto pasquale è inscindibile dalla storia dei costumi e delle tradizioni russe e ortodosse, nel testo viene dedicato ampio spazio anche alle tradizioni popolari legate alla Pasqua. In appendice è proposta la traduzione integrale di cinque racconti, tre dei quali vengono portati alla conoscenza del pubblico italiano per la prima volta.

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