15 giugno 2022 - acquisizione dell'azienda del CED all'asta: la storia di EDB e Marietti continua

É con vivissima soddisfazione che comunichiamo che l'azienda del Centro Editoriale Dehoniano è stata aggiudicata, nella vendita tenutasi il 15 giugno 2022 presso il Tribunale di Bologna, a una compagine di investitori istituzionali, coordinata dal Prof. Alberto Melloni della Fondazione di Scienze Religiose di Bologna, che porterà avanti un progetto editoriale e d'impresa di amplissimo respiro, con il dichiarato obiettivo di fare rivivere gli storici marchi e cataloghi editoriali di EDB, EDB Scuola e Marietti 1820.
Questo importante risultato è il frutto del lavoro di otto mesi di esercizio provvisorio dell'impresa, che ha consentito di rivitalizzare la Casa degli Autori di EDB e Marietti 1820 (come l'abbiamo voluta chiamare all'ultimo Salone del Libro di Torino), scuotere dal profondo il mercato dell'editoria e fare venire alla luce progetti per la conservazione e lo sviluppo degli imponenti cataloghi: perle assolute della cultura cattolica e laica del nostro Paese.
Ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione che, da più parti, abbiamo ricevute.

Centro Editoriale Dehoniano - CED
(Riccardo Roveroni)
Hai disabilitato i cookie?

Sei in modalità privata?


Purtroppo in questo modo il tuo browser non è compatibile con il nostro sito.
Esci dalla modalità privata e ricarica la pagina

 {{itemCartEvent.titolo}} 
{{itemCartEvent.quantity}} copia nel carrello {{itemCartEvent.quantity}} copie nel carrello

Vai al carrello

Piccolo elogio della non appartenenza

Una storia istriana. Postfazione di Paolo Cammarosano

Pubblicazione:  2 dicembre 2021
Edizione:  1
Pagine:  64
Peso:  48 (gr)
Collana:  1104 Le Madrèpore
Formato:  100x165
Confezione:  Brossura
Altri autori:  Postfazione di Paolo Cammarosano
EAN:  9788821111174 9788821111174
€ 8,00 € 7,60
Sconto:  5%
Risparmi: € 0,40 ogni copia
Descrizione
Racconto di una storia istriana, questo memoir assume la prospettiva individuale di un cucciolo dell’esodo che si è visto consegnare il peso di una memoria affidata al rimpianto e al rancore. Le parole tracciano un percorso di emancipazione dalle tentazioni identitarie e dal loro carattere puramente accidentale. È, infatti, il corpo morto della madre, più che la terra perduta, a restituire nuova, e forse inattesa, consapevolezza al senso dell'appartenenza. E a rendere possibile, per la memoria e per la storia, «un approdo diverso».
Sommario
1. Cuccioli istriani. 2. L’età dell’oro. 3. Il fissaggio triestino. 4. La nonna. 5. Spezzature. 6. Giovanna. 7. Mio padre. 8. Il trasloco. 9. La colonia estiva. 10. Zia Antonia. 11. Sonia. 12. Il sessantotto. 13. Il dovere dell’appartenenza. 14. Un approdo diverso. 15. Postfazione di Paolo Cammarosano.
Note sull'autore
Michele Zacchigna (1953 – 2008), originario di Umago d'Istria, è stato per anni insegnante di Storia e Filosofia nelle scuole secondarie superiori, prima di approdare all’Università di Trieste come ricercatore di Storia medievale. Nel 2005 è entrato nel Direttivo del Centro Europeo Ricerche Medievali. Autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico, il Piccolo elogio della non appartenenza è la sua unica opera narrativa.