I teologi parlano del corpo di Cristo in riferimento alla chiesa o all’eucarestia, ma hanno dimenticato la carne di Cristo. I biblisti insistono sull’importanza della parola di Dio, ma limitano l’attualità di Gesù al piano delle idee e dei valori. I cristiani, invece, confessano la Parola che si è incarnata in Gesù di Nazaret, e incarnata per sempre. Il libro è una introduzione ai modi della presenza sensibile del Risorto nell’immaginazione della chiesa. Attraverso testi poco noti e figure inconsuete, queste pagine vogliono riaprire una via perduta dai moderni. Recuperare un tesoro nascosto fra le macerie può contribuire a dare un senso rinnovato all’identità cristiana in un tempo di crisi.
Francesco Saracino, biblista e teologo, si occupa dell'interpretazione della tradizione figurativa occidentale all'interno di un progetto ermeneutico inteso a rivendicare un accesso "figurativo" alla dimensione dello Spirito.
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