collana: Illustrati
confezione: Brossura
pubblicazione: 
pagine: 239
isbn 9788821177255
Specchio del cielo
Le apparizioni della Vergine nel Medioevo
Prefazione di Jean Delumeau La figura di Maria, la madre di Gesù, ha assunto nella storia del cristianesimo un ruolo del tutto particolare di intermediaria fra il cielo e la terra, di portavoce privilegiata del popolo cristiano. Questo rapporto privilegiato fra la Vergine e i fedeli si è manifestato nella storia attraverso una lunghissima serie di eventi straordinari, apparizioni e miracoli. Sylvie Barnay, discepola del maggior studioso contemporaneo del culto mariano, René Laurentin, traccia in quest'opera la prima storia della tradizione mariana attraverso le apparizioni della Vergine, a partire dal suo formarsi, alla fine del IV secolo, sino agli inizi del XVI secolo. La sua ricerca, condotta a partire da un'analisi rigorosa delle numerose fonti letterarie, tocca la storia della pietà e la storia della cultura, quella degli ordini religiosi e delle confraternite, la storia della Chiesa e più in generale la storia sociale, intesa come percorso della comunità umana nel suo vivere quotidiano. I capitoli più densi sono quelli che riguardano il periodo del pieno Medioevo (XII-XIV secolo), nel quale le apparizioni della Vergine sono legate per lo più a miracoli, guarigioni e conversioni, e la figura di Maria si pone come modello di vita per laici e religiosi, particolarmente venerato dagli ordini monastici. Il testo esamina poi il periodo che l'Autrice definisce delle "Apparizioni in questione", tra il XIV e il XV secolo, nel quale il fenomeno delle apparizioni viene sottoposto anche da parte della Chiesa a un più serrato vaglio critico, che ne mette in evidenza alcuni lati negativi, per esempio legati alle "false apparizioni" e ai falsi miracoli. L'ultima parte del saggio si sofferma infine su alcune caratteristiche "estetiche" della Vergine nelle sue apparizioni: il profumo, gli abiti, la sua bellezza, i simboli. La testimonianza delle apparizioni e dei miracoli mariani è affidata non solo alla tradizione orale e alle citate fonti letterarie, ma anche a una iconografia molto ricca e variegata, fatta di miniature, affreschi, vetrate, incisioni, arazzi, sino alle forme d'arte più popolare e devozionale. Questo volume ne presenta una vasta documentazione, che risulterà una sorpresa per molti lettori; si tratta infatti di una iconografia relativamente poco considerata dalla tradizionale editoria d'arte, ma che ospita numerosi capolavori assoluti, dai manoscritti della Cantigas di Alfonso X di Castiglia a molti affreschi rinascimentali, distribuiti in tutta Europa.

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