Fra i motivi dell'enorme attrazione che lungo il corso dei secoli l'esperienza onirica non ha mail cessato di esercitare, sta forse un suo requisito tanto oggettivo quanto paradossale: essere appannaggio di ciascun vivente, e sotto questo profilo tratto universale che tutti li accomuna, ma anche evento privato al massimo grado. Ci si è interrogati con continuità, particolarmente in Occidente, sui sogni; sul loro valore di strumento di conoscenza, sulla lora natura e funzione, veridicità e utilità, sul loro dipendere dall'anima, dal corpo o dal "fuori", su come favorirli e interpretarli. Li si è raccontati; non esiste infatti - per i desti - se non il racconto del sogno, attraverso il ricordo narrato a se stessi nella veglia, o consegnato ad altri, o depositato in opere affascinanti e curiose, come è il caso dei testi letterari e figurativi che compongono questa piccola antologia. Le suggestioni qui raccolte posseggono una intrinseca bellezza e capacità di emozionare, sorprendere, divertire. La loro sequenza, ancorchè soltanto per allusioni, dice qualcosa sulla pluralità e sulla trasformazione dei parametri culturali della nostra civiltà.