I bombardamenti, i lampi delle granate e dei razzi traccianti, le barelle che trasportano i feriti, il sangue, l’odore delle latrine e delle cucine da campo, il gas che distrugge i polmoni. I rumori e gli odori del primo conflitto mondiale narrati in modo incisivo e impietoso nel romanzo d’esordio di Dos Passos, assumono la forma di brutali istantanee di guerra, colte dallo sguardo di un giovane soldato americano.
Raccontata nella sua crudezza, fuori da ogni retorica e da ogni improprio rivestimento di nobiltà o avventura, la guerra si rivela come l'assurda cronaca di un massacro, un inspiegabile mosaico di dolore, morte e distruzione.
Romanzo biografico e di formazione, questo libro è anche la narrazione del disincanto di una generazione, la denuncia della guerra e del capitalismo che l'ha voluta e alimentata
John Dos Passos (1896–1970), scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense, ha descritto nelle sue opere la vita americana del primi trent’anni del Novecento. Diplomato ad Harvard, partecipò alla prima guerra mondiale in Italia e in Francia come addetto a un reparto di sanità dell’esercito americano.Domenico Quirico, inviato di guerra del quotidiano La Stampa, è stato corrispondente da Parigi e ha seguito gli avvenimenti della Primavera araba. Rapito in Libia nel 2011 e in Siria nel 2013, è autore di numerosi libri, tra cui Succede ad Aleppo (Laterza 2017).
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