15 giugno 2022 - acquisizione dell'azienda del CED all'asta: la storia di EDB e Marietti continua

É con vivissima soddisfazione che comunichiamo che l'azienda del Centro Editoriale Dehoniano è stata aggiudicata, nella vendita tenutasi il 15 giugno 2022 presso il Tribunale di Bologna, a una compagine di investitori istituzionali, coordinata dal Prof. Alberto Melloni della Fondazione di Scienze Religiose di Bologna, che porterà avanti un progetto editoriale e d'impresa di amplissimo respiro, con il dichiarato obiettivo di fare rivivere gli storici marchi e cataloghi editoriali di EDB, EDB Scuola e Marietti 1820.
Questo importante risultato è il frutto del lavoro di otto mesi di esercizio provvisorio dell'impresa, che ha consentito di rivitalizzare la Casa degli Autori di EDB e Marietti 1820 (come l'abbiamo voluta chiamare all'ultimo Salone del Libro di Torino), scuotere dal profondo il mercato dell'editoria e fare venire alla luce progetti per la conservazione e lo sviluppo degli imponenti cataloghi: perle assolute della cultura cattolica e laica del nostro Paese.
Ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione che, da più parti, abbiamo ricevute.

Centro Editoriale Dehoniano - CED
(Riccardo Roveroni)
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Atto unico

Per cinquantaquattro storie. Introduzione di Davide Rondoni. Postfazione di Fabrizio Frasnedi

Pubblicazione:  2 gennaio 2008
Edizione:  1
Pagine:  196
Peso:  235 (gr)
Collana:  1016 Fuori Collana
Formato:  140x210
Confezione:  Brossura
Altri autori:  Introduzione di Davide Rondoni  -  Postfazione di Fabrizio Frasnedi
EAN:  9788821164439 9788821164439
€ 17,00 € 16,15
Sconto:  5%
Risparmi: € 0,85 ogni copia
Descrizione
Il libro è un crocevia di storie che nascono, senza sosta, tra vita e teatro. Cinquantaquattro fotogrammi si susseguono in forma di racconto e in un disordine cronologico, seguendo il filo teso e appassionato di tre decenni  (dal 1975 al 2007) vissuti nei pressi del palco. Un viaggio ininterrotto di continue partenze e di incontri, che sono variazioni di un unico atto: la vita. Ogni frammento è fissato da fulminei scatti di polaroid e le immagini scorrono, in bianco e nero e a colori, come la sceneggiatura di un film. Bratislava, Madrid, Parigi, Tel Aviv, Cracovia, New York e le aule universitarie di Firenze, Bologna e Milano sono palco e sfondo di una folla eterogenea di personaggi di tutti i giorni, che diventano all’improvviso attori e spettatori di scene reali. Vero o finto, finto o vero: quanta verità nell’inversione delle parti. Per il teatro come per l’uomo, la verità è l’accettazione del proprio destino di finzione. Guitti della vita contempliamo paradossalmente, nel teatro, la nostra verità. La finzione teatrale è più vera dell’apparente verità, perché solleva la crosta. Per questo non esiste forse momento più emozionante di quando in sala le luci si abbassano e si apre il sipario. I due autori ci accompagnano a conoscere da vicino e a sperimentare come il teatro, da sempre metafora e specchio dell’esistenza, ci insegna, anche oggi, ad essere protagonisti sulla sterminata scena del mondo.