Il mondo della scuola e dell’insegnamento, con i suoi attori, i suoi spazi, le sue dinamiche, si rispecchia fedelmente nella produzione letteraria di Luigi Pirandello, che a Roma, per ventiquattro anni, fu docente all’Istituto Superiore femminile di Magistero. Privo di un’autentica vocazione per quel ruolo, pressato da obblighi e incombenze mal remunerate e intralciato nel più stimolante cammino della letteratura, lo scrittore si rese tuttavia artefice di un’innovativa progettualità didattica - intuitiva, sperimentale e antilibresca - capace di valorizzare le individualità delle allieve e di rispettare il loro mondo interiore.
Anche in virtù di questo, quando la scuola compare nei suoi racconti a far da sfondo alle vicende, non appare solo un luogo di frustrazioni e desideri inappagati, ma un ambito di istanze educative ancorate alla celebrazione dei più alti valori umani.
Il testo contiene le seguenti novelle: La maestrina Boccarmè • Marsina stretta • L’eresia catara • Mondo di carta • Pensaci, Giacomino!
Luigi Pirandello (1867-1936), Premio Nobel per la letteratura nel 1934, è stato tra i maggiori drammaturghi del XX secolo e autore di circa quaranta drammi, numerose novelle e racconti brevi.Andrea Scardicchio è professore di Letteratura italiana contemporanea all’Università del Salento.
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