«Sono racconti, questi, di un italiano che è anche siriano e che, per parlare di sé, si sente obbligato a correre lontano in un "suo" mondo arabo. Lontano dall'Italia e in un mondo descritto con toni sufficientemente onirici perché sia lontano da un troppo vero e concreto mondo arabo contemporaneo. Non si pensi, però, che si tratti, allora, di qualcosa di falso. No. Si tratta del mondo mentale, molto reale e, a mio avviso, spesso molto bello, di un giovane musulmano, tanto italiano che siriano, al contempo né pienamente italiano né pienamente siriano, con la sua poesia, i suoi dolori, i suoi giudizi e i suoi desiderata. Questo credo sia il principale pregio di quanto è qui contenuto» (dall'Introduzione di Vittorio Robiati Bendaud).
Shady Hamadi è nato nel 1988 a Milano da madre italiana e padre siriano; fin da bambino ha frequentato una scuola cattolica, e ora studia Scienze politiche all'Università Statale di Milano. Collabora con alcune testate giornalistiche. Questo è il suo primo libro.
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