I testi qui raccolti, di vivissima attualità, documentano l'acume clinico e la finezza semeiologica degli autori che hanno animato, sul finire dell'Ottocento, il dibattito della psichiatria francese sul tema della melanconia e del delirio.
In particolare Il delirio di negazione di Jules Cotard propone tematiche fondamentali, pur essendo un quadro considerato raro e trascurato dopo le folgoranti descrizioni della psicopatologia classica. Dalla perdita della capacità rappresentativa alla perdita del corpo, ridotto in frammenti e svuotato degli organi vitali, dalla evanescenza di ogni consistenza essenziale alla onnipotenza negativa di costituirsi come esseri enormi e immortali, manifestazioni del tutto-niente, il delirio di negazione segnala, dal vertice osservativo di una drammatica deriva patologica, l'enigma dell'esistenza e adombra la questione del fondamento inconscio del pensiero cosciente.
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