Il martire è oggi, forse con più evidenza che in passato, una figura che si pone nella zona d’intersezione tra la teologia e la politica. I saggi raccolti in questo volume cercano di individuare, all’interno dello spazio delimitato da quella intersezione, le sovrapposizioni, talora manifeste, talora occulte, tra martirio e sacrificio. Attraverso il meccanismo sacrificale, infatti, la testimonianza del martire assume senso salvifico, religioso e politico, al prezzo del totale anullamento del singolo nel suo gesto, della sua sublimazione in pura immagine. Nel tentativo di assumere su di sé la pienezza di un’idea e di portarne la testimonianza oltre il limite della propria morte, il martire però non può che fallire. Ed è per questo che si rende necessario un atto di pietà: bisogna trovare la forza di seppellire il martire, di abbandonare il suo ricordo e il suo corpo. Ciò che iniziamo a chiamare qui "deposizione". Il volume comprende, tra l'altro, uno studio inedito di Adolf von Harnack. Inoltre, tre liriche shaihidiche: il testamento di un volontario della milizia iraniana votato a missioni suicide nella guerra tra Iran e Iraq, la poesia di un martire palestinese e una poesia sufi.
Iscriviti alla nostra newsletter per essere informato su novità e approfondimenti
sessione scaduta effettua nuovamente l'accesso