Alla ricerca del padre esiliato per motivi politici nel sud del Giappone, un piccolo nucleo familiare parte per un viaggio lungo e impervio. Le nobili origini espongono il gruppo ai numerosi pericoli del percorso durante il quale sono ingannati e venduti come schiavi. Il fratello maggiore, Zushiō, grazie all’aiuto della coraggiosa sorella Anju, che sacrifica la propria vita, riesce a ottenere parziale giustizia.
Per la ricchezza di spunti e temi, questa antica leggenda e stata elaborata nel corso dei secoli in numerosi generi declamati, letterari e teatrali. Mori Ōgai, con la sua originale interpretazione del testo, ha cambiato il percorso narrativo della storia permettendole di essere proposta ed elaborata anche in epoca moderna e di varcare i confini del Giappone in diverse edizioni artistiche.
Mori Ogai (1862-1922), tra i principali esponenti della letteratura giapponese moderna, visse i grandi rinnovamenti dell’era Meiji (1868-1912) da letterato e da uomo di Stato, in qualità di ufficiale medico dell’esercito giapponese. Traduttore di Andersen e Goethe, scrisse i romanzi Vita sexualis, L’età giovane e L’oca selvatica, opere teatrali e racconti storici.
Matilde Mastrangelo è professore ordinario di Lingua e letteratura giapponese all’Università La Sapienza di Roma e presidente dell’Associazione italiana studi giapponesi.
Maria Teresa Orsi è professore emerito di Lingua e letteratura giapponese all’Università La Sapienza di Roma.
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