Lourdes, 11 febbraio 1858. Il cielo visita la terra: dalla nicchia di una grotta accanto al fiume Gave, una giovane signora saluta con un leggero inchino del capo la povera e ignorante pastorella Bernadette Soubirous: Aquéro (Quella là), come la chiamava Bernadette inizialmente, è di una bellezza indescrivibile. Le chiederà la cortesia di ritornare lì per quindici giorni. Anni dopo, quando sarà manifesta a tutti la veridicità delle apparizioni, chiesero a Bernadette se le fosse mai capitato di compiacersi dei favori che la Vergine le aveva concesso. Lei, stupita, rispose: «E non so forse che se la santa Vergine mi ha scelto è perché ero la più ignorante? Se ne avesse trovata un’altra più ignorante di me, avrebbe scelto quella». L’autore ci restituisce in questo libro la figura di una Bernadette luminosa e reale. Il racconto è costruito sulla solida base di documenti e testimonianze. Le fonti, senza appesantire la narrazione che rimane sobria e avvincente, sono accuratamente segnalate in nota.
Monsignor François Trochu (1877-1967), ordinato prete nel 1901, si è dedicato a lungo allo studio di Jean-Marie Vianney: nel 1925 pubblica il suo Curato d’Ars, che gli varrà la fama. Abile scrittore, fu autore di altre biografie di santi in cui sempre conciliò la virtù narrativa con il rigore storico. Marietti ha già pubblicato Il Curato d'Ars (1997) e annovera nel suo catalogo storico la prima edizione di Santa Bernadette Soubirous (Torino, 1957).
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