Ciommetiello si taglia un dito su una ricotta e fantastica di una donna di carnagione bianca e rossa. Riuscirà a trovarla viaggiando per il mondo?
La fiaba "I tre cedri" è tratta da una delle principali raccolte del Seicento italiano, Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (1566-1632), fiabe scritte in napoletano che hanno avuto celebri imitatori come Perrault e Gozzi.
Giambattista Basile (1566-1632) è autore de Lo cunto de li cunti, la prima raccolta europea di fiabe popolari. Molte delle sue fiabe, tutte scritte in napoletano, ebbero imitatori: confluendo nelle celebri Cenerentola e Il gatto con gli stivali di Perrault o il Corvo e l’Amore delle tre melarance di Gozzi. Una traduzione delle fiabe in italiano è stata realizzata da Benedetto Croce nel 1925.Gennaro Matino, parroco napoletano e scrittore, è editorialista di Avvenire, Il Mattino e la Repubblica. Con Erri De Luca ha pubblicato: Mestieri all’aria aperta: pastori e pescatori nell'Antico e nel Nuovo Testamento (Feltrinelli 2004), Almeno 5 (Feltrinelli 2008) e Sottosopra: alture dell’Antico e del Nuovo Testamento (Mondadori 2008).
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