Jacopo Banditelli, Sofia Carlino, Giorgia Chinigò, Mafalda Danieli, Thea Lambrocchi, Giada Malvolti, Giada Marzinotto, Marcello Monetti, Beatrice Rizzuti, Emma Sicilia, Gaia Sigismondi, Eleonora Talò sono i dodici vincitori e vincitrici del Prix Clara Italia 2024/2025. I loro racconti, autentici, toccanti, avvincenti commuovono, divertono e scuotono il cuore di chi legge. Le fragilità emotive, la costruzione di un’identità, le ambizioni personali e le aspettative degli adulti, le avventure distopiche, la forza dell’amicizia e dell’amore sono solo alcuni dei temi che percorrono gli scritti qui raccolti. La giuria, presieduta da Alberto Melloni e Bernard Spitz, e composta da Eraldo Affinati, Luigi Aliprandi, Camilla Antonini, Roberto Cescon, Beppe Cottafavi, Giuliano da Empoli, Roberta Fantinato, Federica Meloni, Gianluca Montaldi, Stefano Montefiori, Valeria Parrella, Anna Segre, Sophie Stallini, Carola Susani, Bianca Tarantelli, Chiara Valerio, Paolo Valesio e Sandro Veronesi ha selezionato le voci che più sono riuscite ad affascinare e restituire una visione del mondo personale e originale.
Suonare, mangiare, vestirsi, fare cinema, scrivere, parlare, produrre oggetti, pensare i rapporti fra stati alafranga o alaturka ha implicato scelte che si sono spinte ben al di là dell’esercizio teorico, ha guidato la riflessione di moltissime persone che spesso hanno fisicamente abitato e attraversato quell’area di condivisione che per secoli è stato l’Impero ottomano, poi Repubblica di Turchia, restituendo le memorie dei propri viaggi, imparando lingue, traducendo testi, componendo musica, dando vita a opere d’arte, modificando il paesaggio architettonico di città, misurandosi quotidianamente con il grande tema dell’identità, del concetto del sé e dell’altro all’interno e al di fuori dei confini del proprio paese.
La Santa Sede è l’organo supremo di governo della chiesa cattolica, a capo della quale si trova il vescovo di Roma e pastore universale della chiesa, il quale, nell’esercizio della sua missione, si avvale della collaborazione della curia romana. In questo libro l’autore ne descrive la natura e le modalità d’azione, in quanto soggetto di diritto internazionale, a livello della chiesa universale e nel contesto della comunità internazionale. Nel suo primo discorso al corpo diplomatico, Leone XIV ha affermato che «nella sua azione diplomatica la Santa Sede è animata da una urgenza pastorale che la spinge a intensificare la sua missione evangelica a servizio dell’umanità». In effetti, la priorità della diplomazia della Santa Sede, come del resto della chiesa cattolica, è l’evangelizzazione. Essa viene accompagnata dalla promozione integrale della persona umana, che include il servizio della carità e dell’educazione. In un mondo sempre più globalizzato e plurale, la chiesa cattolica e la Santa Sede sono assai impegnate nel dialogo ecumenico con i rappresentanti delle chiese e comunità cristiane, nei rapporti religiosi con l’ebraismo, e nel dialogo interreligioso con i rappresentanti delle religioni non cristiane. Speciale rilevanza detiene il tema della pace, che la diplomazia della Santa Sede promuove a tutti i livelli, trovando, sia nelle relazioni bilaterali che multilaterali, validi interlocutori presso le autorità politiche e civili, alle quali propone «il Vangelo della pace» (Ef 6,15).
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