Leone XIV, papa dall’8 maggio 2025, ha ricevuto dal conclave che lo ha scelto la guida della chiesa e un mandato: non oltraggiare l’eredità di Francesco e non replicarne il governo, in un tempo che gronda sangue. Il giornalismo, come sempre, si accontenta di dire che è stata la scelta più ovvia e lungimirante; i partiti della chiesa tentano di arruolare Prevost sulla base di una frase o del suo abbigliamento. Col rigore dello storico e una scrittura appassionante, Alberto Melloni racconta il passaggio drammatico da papa Bergoglio al pontefice delle Americhe.
In questo volume Cristina Giorcelli analizza tredici significative poesie di William Carlos Williams, proponendo un metodo di lettura che rende conto del programma perseguito e dei risultati raggiunti da questo modernista statunitense. W.C. Williams ha utilizzato ed esplorato l’idioma del suo paese nelle sue componenti sia visive, sia uditive, anticipando tutti i più importanti movimenti poetici degli Stati Uniti dalla metà del Novecento fino ai giorni nostri, contribuendo, così, efficacemente al vivace dibattito internazionale odierno sul significato e sul valore della poesia.
Suor Gervasia Asioli, orsolina delle Figlie di Maria Immacolata, figura storica nel mondo del carcere, ha speso la sua vita negli istituti penitenziari. Una donna controcorrente, senza pregiudizi, spesso scomoda, che ha fatto del precetto «visitare i carcerati» la sua missione. A lei sono state indirizzate queste lettere straordinarie e inedite, scritte da ergastolani, pluriomicidi, ex terroristi, grandi falsari e altri detenuti eccellenti. Spiccano i nomi di Francesca Mambro, Valerio «Giusva» Fioravanti, Gilberto Cavallini, Domenico Papalia, Vincenzo Andraous, Dario Mariani, Giuseppe Mastini «Johnny lo Zingaro», Alfredo Visconti «Fantomas». Senza sottacere le circostanze che li hanno portati dietro le sbarre, costoro si offrono nella corrispondenza con suor Gervasia in una dimensione privata, intima, non senza debolezze e cedimenti. Queste missive sono un continuo rimando agli anni di piombo, ai periodi più bui della storia della Prima Repubblica, macchiata da attentati, sequestri di persona, omicidi. La strage di Bologna, il delitto Piersanti Mattarella, gli agguati ai boss mafiosi, le rivolte nelle carceri, i più grandi bluff milionari, le più clamorose e rocambolesche evasioni emergono in queste righe, talvolta in filigrana, rievocati, dibattuti da coloro che non negano di non essere stati dei «santi», ma spesso negano di essere stati coinvolti in tali fatti.
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