Come siamo giunti a considerare “normale” ciò che avviene sotto i nostri occhi giorno dopo giorno? La mercificazione dei rapporti umani, la polarizzazione crescente fra ricchi e poveri, la pressione dei rifugiati alle porte dell’Europa, lo sfruttamento neocoloniale di ampie parti del Pianeta per nutrire il benessere dell'Occidente. Di tutto ciò andrebbe piuttosto colta l’assurdità, se solo sapessimo prenderne coscienza. Ingo Schulze, che ha sperimentato il passaggio dal socialismo reale al capitalismo globale, si serve in questi testi della propria esperienza biografica per approdare a una riflessione senza sconti sulle contraddizioni del presente.
Ingo Schulze è tra i maggiori scrittori tedeschi e fra i più autorevoli intellettuali europei. Cresciuto nella ex Germania orientale, ha studiato Filologia classica all’Università di Jena e ha lavorato al Teatro di Stato di Altenburg. È membro dell'Accademia delle Arti di Berlino e dell’Accademia per la lingua e la poesia di Darmstadt. Tra i suoi libri: Trentatré attimi di felicità (2010), Arance e angeli (2011) e Peter Holtz. Autoritratto di un uomo felice (2019), tutti pubblicati in Italia da Feltrinelli.Stefano Zangrando ha tradotto testi di Ingo Schulze, Peter Handke, Katja Lange-Müller, Peter Kurzeck e Kurt Lanthaler. Tra le sue opere narrative: Quando si vive (Keller 2009), Amateurs (Alpha Beta 2016) e Fratello minore (Arkadia 2018).
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