Tre testi mai pubblicati prima d’ora in Italia (La poetica romantica, Forza e senso, le due dimensioni irriducibili di una scienza dell’uomo e La spiritualità della vita e la sua ombra) e una conversazione, anch’essa inedita, offrono una sorta di bilancio dell’eredità intellettuale del filosofo canadese, tra i maggiori studiosi della società moderna e dei suoi disagi. Alle risposte di Taylor fanno da controcanto undici brevi interventi dei principali interpreti internazionali della sua opera.
Charles Taylor (1931), filosofo canadese, professore emerito alla McGill University di Montréal, si è occupato di filosofia politica, filosofia delle scienze sociali e storia del pensiero, offrendo contributi originali nel campo del comunitarismo, del cosmopolitismo e dei rapporti tra religione e modernità, in particolare sul tema della secolarizzazione. Tra le sue pubblicazioni: Hegel e la filosofia moderna (il Mulino 1984), Il disagio della modernità (Laterza 1994), Gli immaginari sociali moderni (Meltemi 2004), Radici dell’io (con Jürgen Habermas, Feltrinelli 1993), Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento (Feltrinelli, 2001) e L’età secolare (Feltrinelli, 2009).Paolo Costa è ricercatore al Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler di Trento.
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