Tre romanzi brevi o tre respiri lunghi, i passi di un endecasillabo: queste le storie raccontata da tre voci di donne che hanno in comune la stessa radice di male e di bene. La prima attraversa l’ossessione dell’anoressia, la seconda il sesso e la prostituzione, la terza il sacrificio e la vocazione, lande desolate che le fanno approdare allo stesso lido, allo stesso abbraccio amoroso: paterno. Questa è una trilogia della necessità, del bisogno e del desiderio del cuore dell’uomo che invoca l’amore a gran voce: “tutto, in ultima istanza, o è salvo o è perso” (Flannery O’Connor) e grida come sia necessario un padre capace di entrare nel male e nel peccato per amarci interamente. La scrittura si inoltra davvero “nel territorio del diavolo” e si adegua assumendo nel corpo vivo della lingua la forma dell’angoscia attraversata. Vischiosa, ipnotica, ossessivante di rime nella prima storia.Affamata, dove la fame, bisogno cogente e primario, parla di un desiderio della carne impossibile da soddisfare.Nella seconda storia, Le tre di Luca, la prostituta minorenne è straniera, l’italiano è la lingua estranea che prima la violenta e poi la placa: sceglie il vecchio padre per il suono della sua voce.Infine, In questa valle, la madre che guarda suo figlio allontanarsi da lei e assumere su di sé un destino assoluto, è sedotta dalla bellezza, offertale in parole piene come pani da mangiare.
Maddalena Bertolini Fanton ha compiuto studi classici, e conseguito il diploma in Ostetricia; vive a Pergine Valsugana, in Trentino, con suo marito e quattro figli. Collabora da anni con la rivista letteraria "ClanDestino" e ha alle sue spalle la pubblicazione di numerosi articoli e saggi. Nel 2006 pubblica la raccolta di racconti Storie comunque di madri (Rimini). È del 2009 il suo primo libro di poesia Le mani delle parole (Rimini).
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