In un futuro, forse remoto, forse non più di tanto, il pianeta Terra è diviso in due mondi: di qua la Repubblica, i cui Cittadini si sentono, a torto, difesi da frontiere impenetrabili, amministrati da un Governo eccellente, liberi e progrediti; di là i Territori, immense regioni tornate quasi al Medioevo, abitate da quelli che i Cittadini, sbagliando, chiamano e considerano Selvaggi. Essi sono alorosi e codardi; amore e lotta; spie, gente ottima, gente pessima, gente qualunque. Tutti con un nome e un cognome. Poi i quattro uomini più importanti della Repubblica, che nessuno usa chiamare per nome, ma solo: Tredici, Dodici, Undici e Dieci. E poi sopra di loro, sopra tutto, le Unità: i Nove. Personaggi della cui esistenza i Cittadini sono, da sempre, all’oscuro. Intanto un terribile segreto incombe su tutto. Un segreto per cui qualcuno lavora. Un segreto contro cui qualcuno combatte.Un romanzo sulla fine del mondo, lontano da qualunque pavido o spettacolare catastrofismo, in cui trama e trame s’intrecciano con un ritmo veloce, fino a una conclusione più presagita che descritta. Una storia avvincente che terrà il lettore con il fiato sospeso sino alla fine.
Giovanni Donna d'Oldenico (Torino, 1959) è medico. Ha esordito come narratore con il romanzo Polvere (Torino, 2000). Per Marietti ha pubblicato anche Dodici (2011). Ha una moglie e nove figli
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