La vicenda si svolge in Italia verso la metà degli anni Trenta. Una serie di inspiegabili esplosioni si verificano in un laboratorio scientifico in cui si svolgono ricerche biologiche di natura indecifrabile cui si accompagna la successiva sparizione di tre scienziati. Di fatto, i tre scienziati sono stati rapiti dagli uomini di un altro pianeta con il probabile intento di studiare la Terra e i terrestri. Così, la "scoperta della Terra" non è soltanto quella degli extraterrestri ma anche quella dei rapiti, costretti a un continuo confronto tra la loro esperienza e le forme di vita e di espressione con cui sono entrati a contatto. Non un classico romanzo di fantascienza, ma la storia di un complesso di vicende narrate in alternanza tra i due pianeti come in un gioco di specchi. Come scrive l'autore, «nelle vicende così intricate della vita umana spesso ci illudiamo di poter isolare una serie perfettamente ordinata di avvenimenti per formarne un quadro completo (…). Invece gli avvenimenti sconfinano in tutte le direzioni, molto al di là dei limiti della inquadratura imposta dallo storico o dal narratore...».
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