Morte di Adamo, il capolavoro di Elena Bono, è un affresco della passione di Cristo di rara bellezza. Ne La moglie del Procuratore, originariamente incluso in questa raccolta e ripubblicato in volume a se stante nel 2015, è Claudia, la moglie di Pilato, a raccontare i fatti sconvolgenti che seguirono la morte di Gesù. In questi racconti invece emergono figure e vicende che stanno accanto a quelle centrali nei Vangeli: la suocera di Pietro, il centurione Marco, gli apostoli in cerca dell’uomo che ospiterà il Signore e i suoi per l’Ultima cena, le guardie fuori dal sepolcro dopo la deposizione… Gesù non compare mai, se non in istanti di silenzio che rompono il disordinato clamore circostante: eppure Egli è la grande presenza, il baricentro decisivo intorno al quale ruotano le vicende dei personaggi, come in una grande metafora della storia. Come scrive Alessandro Banfi nella Prefazione: «In un certo senso siamo fatti perché ci vengano raccontate delle storie, e se c’è una storia che ha una forza magnetica unica e che da sempre catalizza l’attenzione, è la vicenda di quell’uomo che si faceva chiamare Gesù, il figlio del falegname di Nazareth».
Elena Bono (1921-2014) è una delle più importanti scrittrici italiane della seconda metà del Novecento, apprezzata da Emilio Cecchi, Pier Paolo Pasolini e altri personaggi di spicco del panorama culturale dell'epoca. Ha esordito nel 1952 come poetessa con I galli notturni e nel 1956 come narratrice con Morte di Adamo. Tra le altre sue opere: Come un fiume come un sogno (1985), primo romanzo della trilogia Uomo e Superuomo, cui seguirono altri due episodi, Una valigia di cuoio nero (1988) e Fanuel Nuti. Giorni davanti a Dio (2003 e 2011). Conosciute e rappresentate anche le sue opere teatrali: La grande e la piccola morte (1965) e Sera di Emmaus (2008).
Un valido contributo alla sua riscoperta è la raccolta di saggi a lei dedicata: Quando ti chiamo. Invito alla lettura di Elena Bono (Marietti 2015).
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