Viene presentata in modo unitario la raccolta di studi che María Zambrano (1904-1991) ha dedicato alle figure femminili dei maggiori romanzi di Benito Pérez Galdós (1843-1920), considerato uno dei più grandi scrittori che la Spagna abbia mai avuto. Attraverso la riflessione intorno a Nina (protagonista di Misericordia) e Tristana (protagonista dell’ omonimo romanzo da cui Buñuel ha tratto il famoso film), la filosofa spagnola torna a parlare dei temi che l’hanno sempre inquietata e fecondamente interrogata: la storia nazionale della Spagna, il conflitto tragico tra storia e vita delle singole creature umane, la vita umana contesa tra il romanzo e la tragedia. Le “creature” come Nina e Tristana mostrano la possibilità di “trascendere” i conflitti tragici attraverso l’unica possibile soluzione: vivere sempre di nuovo una “vita pura”, illustrata da due metafore concrete fondamentali nella filosofia della Zambrano: l’acqua e la luce diversa intravista nella Spagna della sua giovinezza.
María Zambrano (Vélez-Malaga 1904 - Madrid 1991) è considerata una delle più grandi figure del pensiero del Novecento. Visse per oltre quarant'anni in esilio a causa della sua opposizione al franchismo. Abitò anche in Italia, a Roma, dove condivise ricerche e amicizia con Elena Croce, Cristina Campo, Elémire Zolla, tra gli altri. Vasta e multiforme la sua produzione scritta, ormai ampiamente tradotta in Italia.
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