Bernardino Palumbo professore ordinario di Antropologia sociale all'Università di Messina, è autore di saggi pubblicati sulle principali riviste scientifiche internazionali di antropologia. Tra le sue pubblicazioni L'Unesco e il campanile (Meltemi 2003) e Politiche dell'inquietudine (Le lettere 2009).
Rendere omaggio ai boss della mafia o ai loro familiari facendo inchinare le statue dei santi durante le processioni è un aspetto della più ampia religiosità diffusa in molte aree del Mezzogiorno, ma anche in alcune realtà del nord Italia. Liquidato come gesto pagano e premoderno, esso in realtà richiede una lettura in grado di comprendere la complessa e più generale macchina rituale della festa.
Per PAROLE IN VIAGGIO Bernardino Palumbo illustra come le famiglie mafiose provino talvolta a controllare i tempi e i ritmi delle processioni religiose. Collocando i propri uomini in una precisa posizione sotto le vare, intendono decidere il movimento delle statue; possono anche gestire tempi, luoghi e modalità dello sparo dei fuochi d'artificio e così rappresentare pubblicamente status sociale e rapporti di forza. Questi esperti manipolatori dello spazio pubblico guidano auto di grossa cilindrata, maneggiano armi e droga e investono in complesse operazioni finanziarie; non sono dunque gli attori di una società arcaica, ma esponenti del cosiddetto «casinò capitalism».
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