Già sessant’anni o solo sessant’anni, quelli trascorsi dal lontano 28 ottobre 1965, data di promulgazione della dichiarazione conciliare Nostra aetate? Non è facile rispondere. Certo, sessant’anni rappresentano una tappa importante. Per la Bibbia si tratta dell’età della definitiva pienezza e maturità: il che vale anche per il Vaticano II, al cui cuore si colloca appunto, strategicamente, Nostra aetate. Essa può considerarsi il punto di non ritorno sia dei rapporti fra cristiani ed ebrei, sia delle relazioni fra i cattolici e i fedeli delle altre religioni, all’esaurirsi della lunga stagione contrassegnata dall’assioma extra Ecclesiam nulla salus. Questo libro riporta le riflessioni dedicate al tema durante il settimo convegno della Fondazione Pietro Lombardini. Un tema reso ancor più caldo e delicato dal tremendo evento del 7 ottobre 2023, la mattanza di ebrei in Israele perpetrata da Hamas e il contestuale avvio dell’ennesima, drammatica fase del conflitto israelo-palestinese.
Brunetto Salvarani, teologo e scrittore, è docente di Missiologia e Teologia del dialogo presso la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna di Bologna e gli Istituti di scienze religiose di Modena, Bologna e Rimini. Dirige la rivista QOL, è presidente dell’Associazione italiana Amici di Neve Shalom – Wahat as-Salam e della Fondazione Pietro Lombardini. Fra i suoi libri più recenti: Senza Chiesa e senza Dio (Laterza 2023); Quel che manca non si può contare (EDB 2024); Un percorso difficile anche per Dio (Effatà 2024).
La Fondazione Pietro Lombardini per gli studi ebraico-cristiani, con sede a Novellara (RE), ha lo scopo di promuovere la ricerca scientifica sul dialogo ebraico-cristiano, la conoscenza della lingua ebraica e della storia degli ebrei in Italia, in linea con l’orizzonte spirituale e intellettuale di don Pietro Lombardini (1941-2007) e dei suoi insegnamenti.
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