15 giugno 2022 - acquisizione dell'azienda del CED all'asta: la storia di EDB e Marietti continua

É con vivissima soddisfazione che comunichiamo che l'azienda del Centro Editoriale Dehoniano è stata aggiudicata, nella vendita tenutasi il 15 giugno 2022 presso il Tribunale di Bologna, a una compagine di investitori istituzionali, coordinata dal Prof. Alberto Melloni della Fondazione di Scienze Religiose di Bologna, che porterà avanti un progetto editoriale e d'impresa di amplissimo respiro, con il dichiarato obiettivo di fare rivivere gli storici marchi e cataloghi editoriali di EDB, EDB Scuola e Marietti 1820.
Questo importante risultato è il frutto del lavoro di otto mesi di esercizio provvisorio dell'impresa, che ha consentito di rivitalizzare la Casa degli Autori di EDB e Marietti 1820 (come l'abbiamo voluta chiamare all'ultimo Salone del Libro di Torino), scuotere dal profondo il mercato dell'editoria e fare venire alla luce progetti per la conservazione e lo sviluppo degli imponenti cataloghi: perle assolute della cultura cattolica e laica del nostro Paese.
Ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione che, da più parti, abbiamo ricevute.

Centro Editoriale Dehoniano - CED
(Riccardo Roveroni)
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La Coda dell'occhio

Pubblicazione:  1 gennaio 2011
Edizione:  1
Pagine:  80
Peso:  192 (gr)
Collana:  1072 La Sabiana
Formato:  120x190
Confezione:  Brossura
EAN:  9788821159237 9788821159237
€ 14,00 € 13,30
Sconto:  5%
Risparmi: € 0,70 ogni copia
Descrizione
Ci sono cose che osserviamo attentamente e riponiamo con cura nella nostra memoria. Altre che invece la coda dell’occhio raccoglie e consegna al subconscio. Sono queste le immagini che, conservate nel profondo e non corrotte dalla ragione, riaffiorano nel tempo. Sono i frammenti che costituiscono la trama tenace e più autentica della nostra conoscenza del vivere. Così queste nuove poesie di Bultrini hanno la consistenza fossile degli accadimenti più naturali, anche se meno apparenti. Il poeta, nel silenzio che morde, notturno, prosegue nel suo scavo e recupero della memoria, senza però mai cedere alla facile nostalgia, bensì nell’intento di acquisire consapevolezza dell’esistente, quindi della sua attualità, perché sa che siamo sempre più di quello che pensiamo. Bultrini chiama le cose per nome, senza abbandonarle a sterili sperimentalismi formali, ma consegnandole ad un verso piano e affidabile, nel solco della tradizione del ‘900 cui sente intimamente di appartenere.
Note sull'autore
Nicola Bultrini è nato nel 1965 a Civitanova Marche, vive e lavora a Roma. Scrive per i quotidiani “Il Tempo” e "Avvenire”. Ha vinto il Premio Montale 2002, sezione "Inediti". Tra le sue pubblicazioni: I fatti salienti (Chiari, 2007); La grande guerra nel cinema (Chiari, 2008), Pianto di pietra – la grande guerra di Giuseppe Ungaretti (Chiari, 2007).