A partire dalla triade tardo-ottocentesca Carducci–Pascoli–D’Annunzio, questo volume ripercorre lo sviluppo del genere lirico e ne osserva le principali trasformazioni metriche e prosodiche. Un’attenzione particolare è rivolta al destino orale e spettacolare della poesia di oggi, molto più vissuta, ascoltata e «recitata» che letta in silenzio sulle pagine di un libro.
Con il proposito di disegnare un panorama della lirica italiana contemporanea, l’analisi si fa dunque più sociologica, propositiva e didattica: l’intento è coinvolgere studenti e docenti in un lavoro che rifugga dal dilettantismo sentimentale e linguisticamente povero che costituisce il vero rischio insito nell’approccio dei giovani alla pratica poetica.
Alberto Bertoni è professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea e Poesia del Novecento all’Università di Bologna. Allievo di Ezio Raimondi, ha collaborato alla Letteratura Italiana Einaudi, diretta da Alberto Asor Rosa; per Mondadori ha curato il «Meridiano» dei Romanzi di Alberto Bevilacqua e, in collaborazione con Guido Mattia Gallerani, ha introdotto e commentato il Quaderno di quattro anni di Eugenio Montale. Suoi testi poetici sono tradotti in russo, inglese, francese, ceco, ungherese, romeno e spagnolo.
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