«Qualcuno dei critici mi ha rivolto, sia pure affettuosamente, l'accusa di essere uno scrittore "schivo", "solitario", "quasi sdegnoso". Chi non mi conosce può pensare che io sia una specie di orso o un istrice. Non è affatto vero. Ritengo invece di essere un tipo socievole e amante della buona compagnia. Mi piace soltanto lavorare in silenzio. Proust dice che un libro è figlio del silenzio».Il volume presenta la raccolta completa degli scritti del grande scrittore siciliano.
Nino Buccellato (Castellammare del Golfo, Trapani, 1915 - Roma 1983), poeta, scrittore, insegnante, giornalista, è stato sindacalista, segretario particolare in vari Ministeri, lavorando poi alle Relazioni culturali del Ministero degli Esteri e quindi come rettore preside di Convitto Nazionale di Stato.Narratore sulle terze pagine di molti quotidiani, nel 1953 pubblica da Macchia il volume di racconti Il vulcano non si spegne, accolto con molto favore dalla critica; e per due novelle della raccolta Buccellato riceve l’incarico di preparare soggetti cinematografici. Seguono due libri di poesie, Le soste (Vallecchi 1966), definite da Ungaretti “notevoli” e tradotte anche all’estero, e Uomo di terra (De Luca 1975). Alessandro Zaccuri, giornalista e scrittore, è inviato speciale del quotidiano Avvenire. Tra le sue pubblicazioni recenti Nel nome (NN 2019), Parole nella notte (San Paolo 2020) e La quercia di Bruegel (Aboca 2021).
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