Dal primo «sussidiario» illustrato, pubblicato da Comenio nel 1658, agli album di figurine, la scuola e i media si sono interrogati sull’utilizzo delle immagini in campo educativo. Abbecedari illustrati, cartelloni, tavole per il gioco dell’oca e figure da collezionare sono accomunati da una più o meno esplicita intenzionalità didattica, cioè dal fatto di voler comunicare informazioni e contenuti culturali, facilitare l’apprendimento di specifiche conoscenze, rendere interessante un argomento storico o un concetto scientifico. Un vasto ambito di indagine che coinvolge la didattica, le scienze della comunicazione, la pedagogia dei media, la letteratura per l’infanzia e le discipline che studiano le immagini.
Roberto Farné è professore ordinario di Didattica generale all'Università di Bologna. I suoi campi di studio e di ricerca riguardano principalmente il rapporto tra l'educazione ei media, la pedagogia del gioco e dello sport.
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