Non esiste miglior critico dickensiano del signor Chesterton: queste le parole di T.S. Eliot, alle quali negli anni sono seguite un coro unanime di entusiasti, da C.S. Lewis, al presidente Roosevelt.Chesterton ha amato Dickens fin da bambino, continuando ad attingere alle sue opere come si attinge ad una fontana di gioia costante. Diventato a sua volta una dei polemisti e scrittori più celebri del suo tempo, venne proclamato presidente della società dickensiana e realizzò una prefazione per ciascuna opera di Dickens nella celebre e popolare collana Everyman. E queste sue prefazioni, raccolte e riordinate assieme in volume, costituiscono non solo una splendida introduzione ai personaggi e ai temi del più grande scrittore dell'età vittoriana, secondo solo a Shakespeare come emblema del popolo inglese, ma anche una seria di inesauste intuizioni e affondi sul mistero della creazione artistica, sul valore dell'umorismo e della pietà, senza mai dimenticare spunti e polemiche di graffiante attualità politico-sociale. Una grande e appassionata lezione critica, capace di contagiare il lettore con la sua travolgente ammirazione per il soggetto trattato, facendogli desiderare di correre a riaprire le pagine di Oliver Twist e Canto di Natale.
Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) è stato uno scrittore, giornalista e aforista britannico. Estremamente prolifico e versatile, scrisse un centinaio di libri, articoli, saggi, poesie, un poema epico, drammi, romanzi e racconti, tra cui la popolare serie con protagonista la figura di padre Brown. Amò molto il paradosso e la polemica, contribuendo alla teoria economica del distributismo.
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