Nonostante la ricca messe di studi e la crescente bibliografia critica sull'opera di Cristina Campo, mancava a tutt'oggi un libro di un singolo interprete disposto a divenire "l'eco mnemonica" di quella che si va imponendo, ormai, come una vera e propria maestra segreta del Novecento. Non è, questa di Morasso, una semplice raccolta di saggi sparsi. Pur nella sua sintetica brevità, il libro si addentra per scorci prospettici nel vivo del corpus testuale della Campo puntando a delineare i tratti di un itinerario tematicamente esaustivo. Arricchisce il volume un'intensa postfazione di Alessandro Spina, il grande amico "lontano" di Cristina Campo.
Massimo Morasso (Genova 1964) è poeta, critico e traduttore. Per Marietti nel 2005 ha pubblicato Le poesie di Vivien Leigh. Canzoniere apocrifo (Premio Città di Atri 2007), parte di un più articolato progetto di scritture nel segno unico della Leigh. I suoi ultimi libri sono: Bagattelle per un progetto di civiltà (2008), La furia per la parola nella poesia tedesca degli ultimi due secoli (2009), La vita intensa. I racconti di Vivien Leigh (2009).
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