«Agli sguardi incrociati nella notte del 6 aprile 2009 che dicevano silenti "ci siamo ancora". A quelli incrociati nei giorni e nelle notti successive che sussurrano timidi "ci siamo anche noi". A quelli che non incrocerò più, sicuro che, in un giorno luminosissimo, urleranno "ci saremo sempre"».Le riflessioni originali, semplici ma profonde, di don Bruno Tarantino sono un continuo, struggente, dialogo con la tragedia del terremoto all'Aquila.
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