Un chirurgo così era difficile trovarlo. Non si arrendeva mai. Era uno che sapeva rischiare dove gli altri si fermavano. Se esisteva anche solo una piccola possibilità di soluzione, la perseguiva. Enzo Piccinini era un grande chirurgo ma soprattutto era un amico vero, un padre, non solo per i suoi quatto figli, ma anche per i molti giovani che ha guidato all’incontro con l'esperienza cristiana. Si può guardare a lui come a uno dei protagonisti più significativi del cattolicesimo contemporaneo.Monsignor Luigi Giussani ha scritto di lui: “Enzo fu un uomo che, dall’intuizione avuta in dialogo con me venti anni fa, disse il suo sì a Cristo con una stupefacente dedizione, intelligente e integrale come prospettiva e rese la sua vita tutta tesa a Cristo e alla sua Chiesa. La cosa più impressionante per me è che la sua adesione a Cristo fu così totalizzante che non c’era più giorno che non cercasse in ogni modo la gloria umana di Cristo”.A vent’anni dalla morte, nel maggio 2019, monsignor Erio Castellucci, arcivescovo-abate di Modena-Nonantola, ha annunciato l’avvio della fase diocesana del processo di beatificazione.
Emilio Bonicelli è giornalista professionista, corrispondente da Bologna del quotidiano Il Sole 24 Ore, docente alla Scuola di giornalismo presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna. Brillante narratore e scrittore di successo con oltre venti volumi pubblicati, tra i quali Ritorno alla vita (2001), testo autobiografico con la drammatica testimonianza di dolore e grazia vissuti durante la malattia; Il sangue e l'amore (2004), romanzo storico ispirato alla figura del seminarista martire Rolando Rivi, ucciso in odio alla fede dai partigiani comunisti alla fine della seconda guerra mondiale; Il primo giorno (2006), un'interpretazione intensamente poetica della figura di Maria Maddalena e del suo dramma di conversione.
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