Cosa rimane della galanteria oggi? «Mito francese», «libertà di importunare» o «cultura dello stupro», questo feticcio culturale è diventato uno spaventapasseri. Più che una nozione fissa, è stata fin dall’inizio un vero e proprio campo di battaglia per le donne nell’esplorare le relazioni di genere, il consenso sessuale e il rifiuto del matrimonio. Tuttavia, il dibattito in questi termini rischia di oscurare la ricchezza e la complessità della galanteria. Jennifer Tamas ne ripercorre le origini e lo sviluppo chiedendosi se sia un concetto davvero superato: anziché sessualizzare la galanteria, non è forse necessario galantizzare il sesso per renderlo più giocoso, più rispettoso e gioioso? Una rinnovata attenzione all’altro, ascoltandolo e rendendolo vero interlocutore, può costituire la base di una nuova civiltà sessuale?
Jennifer Tamas insegna Letteratura francese dell’Ancien Régime alla Rutgers University nel New Jersey. Studiosa di teatro e di questioni di genere, si interessa alla ricezione dei classici della cultura antica. In Francia ha animato un dibattito molto vivace nell’ambito dei gender studies e del #MeToo. Per Marietti1820 è uscito il suo I no delle donne. Liberare i classici dallo sguardo al maschile (2023).
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