Antonia Pozzi si sta profilando come un caso culturale che scuote e innesta dinamiche diverse. La donna però, che è questa poetessa, non è un “caso”, è persona in cui vive e traspare un immaginario, una figurazione spaziale, psicologica ed erotica, incipiente o strutturata, ma pur sempre esistenziale ed irripetibile. I luoghi, i volti, gli amori, le sconfitte e le gioie, tutto brulica nella sensibilità intelligente di Antonia. Un mondo in vibrazione, un sensorio sempre attivo che interroga, soffre e si dona. Una vita vissuta dal di dentro con la poesia, quale catarsi dal dolore, mentre Antonia anela a “sgorgare per donarsi”. Quale l’immaginario religioso di Antonia? Quale il suo vocabolario religioso? «Una scrollata di spalle»? Le difficoltà obbiettive del suo vivere saldatesi con una ipersensibilità inesausta la conducono a divenire un gheriglio essiccato nel suo guscio. Quale il significato del suo estremo troncare la vita? «All’altra riva ai prati del sole…». In una scoperta nuova: non “gettata” come afferma M. Heidegger, ma sorretta dalla mano di Dio?
Cristiana Dobner, nata a Trieste nel 1946, dopo la maturità classica si laurea in Lettere e Filosofia con la lode e alla Scuola di Lingue Moderne per traduttori e interpreti di Conferenze all’Università di Trieste; con studi teologici e biblici, dopo la specializzazione all’estero, è entrata tra le Carmelitane Scalze. Traduce dal tedesco, inglese, francese, spagnolo, olandese, ebraico, russo.Collabora con numerose riviste, testate e l’agenzia SIR. Vive nel monastero di S. Maria del Monte Carmelo a Concenedo di Barzio (Lecco). Per Marietti ha pubblicato: L’eco creante e All’altra riva, ai prati del sole (2008).
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