collana: Filosofia
confezione: Brossura
pubblicazione: gennaio 2001
pagine: 152
isbn 9788821186653
Senso e sensibilia

In quest’opera, pubblicata postuma nel 1962, sono state raccolte le note sui problemi della percezione e sui temi fondamentali della conoscenza, della certezza e della realtà che Austin preparò dal 1947 in poi per le sue lezioni e per i famosi “Saturday Mornings”, incontri settimanali informali da lui organizzati, ai quali intervennero (e si formarono) quelli che sarebbero diventati negli anni ’60 tra i più noti filosofi del linguaggio ordinario: Grice, Pears, Strawson, Urmson e Warnock. Questo testo è ormai un classico e rimane un’esempio ineguagliato di lucida esposizione teorica in una brillante forma argomentativa, leggibile a qualsiasi livello data l’assenza di ogni tecnicismo linguistico.

John Langshaw Austin (1911-1960) è il più rappresentativo tra i filosofi analitici di Oxford. Formatosi sui testi di Aristotele, fu uno dei maggiori esponenti della cosiddetta “filosofia del linguaggio ordinario”, corrente di pensiero nata a Oxford negli anni ’30 e ’40, che ha autonomamente sviluppato idee analoghe a quelle che Wittgenstein diffondeva a Cambridge nello stesso periodo.
Oltre al presente testo, Austin ha scritto anche diversi articoli, raccolti dopo la sua scomparsa nel volume Philosophical Papers (1961, tr.it. Saggi filosofici, Milano 1990).

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