Una ricerca di storia della filosofia sui classici greci che diventa immediatamente una riflessione filosofica e politica sulla modernità, soprattutto sul Novecento dei liberalismi e dei totalitarismi: è questa la struttura delle opere di Leo Strauss, in particolare del presente volume dedicato all'analisi del pensiero politico di Aristotele, Platone e Tucidide in cui è celato il cuore della tensione dialettica, irrisolta e irrisolvibile, tra filosofia e politica. Agli occhi di Strauss, infatti, solo il recupero di una prospettiva premoderna rende possibile rispondere a domande fondamentali per l'esistenza umana - quali "che cos'è la legge?" o "che cos'è la giustizia?" - rese incomprensibili dalla deriva relativistica e nichilistica della cultura contemporanea.
Leo Strauss (1899-1973), nato in Germania ed emigrato negli Stati Uniti a causa del nazismo, è uno dei principali filosofi della politica del Novecento. Le sue ricerche sui classici del pensiero politico mettono in evidenza la crisi del diritto naturale nella modernità e presentano il nesso tra filosofia e scrittura reticente. In Italia sono state pubblicate molte sue opere, in particolare: La critica della religione in Spinoza (Laterza, 2003); Filosofia e Legge (Giuntina, 2003); Le "Leggi" di Platone. Trama e argomentazione (Rubbettino, 2006).
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