Il Carmen miserabile è una vibrante narrazione del flagello che turbò l'Europa nella prima metà del XIII secolo. Intorno al 1240, i mongoli si scatenarono contro l'Ungheria di Bela IV nella loro avanzata verso Occidente. Anche la Polonia e la Croazia furono aggredite dalle orde devastatrici che si spinsero a pochi chilometri dall'Italia, ma fu il regno magiaro ad assorbire l'urto maggiore, fungendo di fatto da "stato cuscinetto". L'eccezionale testimonianza di Maestro Ruggero non costituisce soltanto un vivido resoconto dei fatti, ma offre l'immagine puntuale di una nobiltà ribelle e incostante, riottosa verso il potere centrale, sfacciata nelle pretese autonomistiche quanto disorganizzata nella rete di alleanze.
Ruggero da Torrecuso (Ruggero di Puglia o Ruggero Apulo), nato in Puglia tra il 1201 e il 1205, fu avviato alla carriera ecclesiastica e si formò nelle discipline giuridiche all'Università di Bologna. Entrato al servizio del cardinale Jacopo da Pecorara, lo seguì in Ungheria quando questi venne nominato legato pontificio. Divenuto in seguito canonico di Zagabria, nel 1249 Ruggero fu eletto arcivescovo di Spalato da Innocenzo IV, incarico che mantenne fino alla morte, avvenuta nel 1266.
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