Un’irrequieta signora della Milano-bene abbandona i salotti, abbraccia la medicina ayurvedica e aderisce a una setta che chiede l’elemosina per i ricchi. Un amministratore delegato che si esprime solo nell’inglese del marketing, propone le sue innovative strategie aziendali all’unico cliente che non ne ha decisamente bisogno. La galleria di “strana gente” che Roberto Barbolini racconta, divertito, in questo libro comprende la storia dell’amante di Agata Christie, la vicenda di un uomo dotato di una prodigiosa memoria (versione padana del borgesiano Ireneo Funes) e le traversie di un matto che si crede Napoleone (ma potrebbe esserlo realmente). Le pagine di questi racconti brevi indugiano inoltre sulla relazione tra il gatto domestico e il paradosso di Schrödinger e, soprattutto, rivelano perché non conosceremo mai il volto della ragazzina dai capelli rossi amata da Charlie Brown.
In appendice, cinque brevi storie caustiche – dove il fuoco domina letteralmente la scena – a altrettanti romanzi in 600 battute.
Roberto Barbolini, saggista e narratore, allievo di Cesare Garboli, Indro Montanelli e Giovanni Arpino ha vinto il premio Dessì e il premio Valle dei Trulli con i racconti La strada fantasma ed è stato finalista al Premio Viareggio con Stephen King contro il Gruppo 63. Ha pubblicato con Mondadori, Rizzoli, Longanesi, Garzanti e La nave di Teseo.
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