Attraverso la scrittura gli etnografi descrivono i modi in cui le persone, in un qualche luogo e in un certo momento, percepiscono il mondo e vi interagiscono. Più che un metodo o la fase iniziale ed empirica di un procedimento conoscitivo teorico, l’etnografia si configura quindi come un viaggio nelle molteplici sfaccettature dell’esperienza.Dal moltiplicarsi e dal raffinarsi delle rappresentazioni etnografiche emergono anche nuove forme di riconfigurazione teorica del sapere antropologico, generose, aperte, comparative, critiche, ma soprattutto più sensibili alle dinamiche di potere, più attente alla storia e interessate a mettere in discussione le coordinate di fondo di quello stesso spazio pubblico nel quale l'antropologia dovrebbe tornare a coinvolgersi.Il volume offre alcuni modelli di ricerca etnografica nel Sannio, in Sicilia e in Ghana e si conclude con l’edizione critica di un testo poetico.
Berardino Palumbo, professore ordinario di Antropologia sociale all’Università di Messina, ha condotto ricerche etnografiche in Ghana e in Italia. È autore di saggi pubblicati sulle principali riviste scientifiche e dei volumi Madre-Madrina (Franco Angeli 1991), Identità nel tempo (Argo 1997), L'Unesco e il campanile (Moltemi 2003), Politiche dell'inquietudine (Le lettere 2009) e Lo strabimo della dea (Ed. MuePaqualino 2018). Con Marietti 1820 ha pubblicato Piegare i santi. Inchini rituali e pratiche mafiose (2020).
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