Ogni giorno ci serviamo di nomi. Ignoriamo tuttavia quale sia la loro natura più segreta. Inoltre temiamo l’anonimato come il nostro peggiore nemico. Ma finché non sappiamo cosa sono i nomi, non possiamo affrontare davvero quella determinazione dell’esistenza che in qualche modo ci tocca e ci riguarda tutti da vicino. Così parlando, leghiamo il nostro dire alla denominazione di cose, persone, fatti, siano essi reali o inesistenti. Eppure di questo gesto così abituale ignoriamo le conseguenze più profonde. Né abbiamo ancora imparato a pensare cosa significhi dare un nome o portarne uno. Cosa implica il fatto di dare un nome a un figlio? A un animale da compagnia? Cosa significa chiamare qualcuno “amico”? Che cos’è quel nome di famiglia nel quale ognuno reca memoria del padre e della madre, oltre la loro morte? Il libro s’interroga sulle figure che costellano la nostra vita (la madre, il padre, gli amici e i nemici, i figli e le famiglie, l’ospite, il testimone, il capo, il colpevole, gli animali…) per ripensarle a fondo a partire dalla valenza che in ciascuna di loro assume il nome proprio.
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