A 110 anni dalla nascita si può affermare che Simone Weil ha rappresentato uno dei punti più alti della coscienza critica tra le due guerre per il rigore della sua analisi della storia e della cultura occidentale e per l’acutezza del suo pensiero.I testi proposti in questo volume ripercorrono le tappe della sua vicenda esistenziale tra militanza politica e impegno intellettuale nel ripensare i fondamenti di una rinnovata vita sociale e spirituale attraverso una originale visione religiosa.La quantità di problemi sociali, politici, storici, filosofici, religiosi affrontati con estrema lucidità, dà la misura del compito che si era prefissa, avendolo precocemente individuato come il compito cruciale richiesto dalla crisi dell’Occidente.
Simone Weil (Parigi 1909 - Ashford 1943), scrittrice e filosofa francese di famiglia ebraica, studiò all’École Normale Supérieure e insegnò filosofia nei licei. Vicina al sindacalismo rivoluzionario, abbandonò l’insegnamento per sperimentare il lavoro in fabbrica, come fresatrice nelle officine Renault e in altri stabilimenti. Allo scoppio della guerra civile spagnola intervenne a fianco del Fronte popolare e, al rientro in Francia, maturò una crisi religiosa che la avvicinò al cristianesimo. Emigrata con la famiglia negli Stati Uniti e poi in Inghilterra, militò a fianco delle autorità in esilio della Resistenza francese. In Italia Adelphi ha pubblicato le sue opere principali. Nel catalogo di Marietti sono disponibili: I catari e la civiltà mediterranea (1996), Piccola cara… Lettere alle allieve (1998), Primi scritti filosofici (1999), La colonizzazione e il destino dell’Europa (2009), Diario di fabbrica (2015).
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