collana: Le vie
confezione: Brossura
pubblicazione: gennaio 2009
pagine: 276 peso: 332 grammi
isbn 9788821161216
prezzo copertina: 20,00 €
sconto: 5%
Pagine scelte
Con un saggio di Giancarlo Gaeta
A quasi settant’anni dalla morte di Simone Weil e dalla tragedia bellica si è perduto il significato epocale degli eventi e delle scelte che allora si consumarono. Al punto che per le nuove generazioni essi non hanno rilevanza maggiore di fatti ben più remoti, il che rende loro difficilissima ogni comprensione critica del presente. Simone Weil, di cui ricorre nel 2009 il centenario dalla nascita, ha rappresentato uno dei punti più alti della coscienza critica tra le due guerre per il rigore della sua analisi della storia e della cultura occidentale, e per l'acutezza di un pensiero applicato ad investigare le questioni cruciali di un'epoca che è ancora per l'essenziale la nostra. Il saggio di Giancarlo Gaeta e la scelta dei testi che l’accompagnano ripercorrono le tappe della sua vicenda esitenziale tra militanza politica e l’impegno intellettuale nel ripensare i fondamenti di una rinnovata vita sociale e spirituale sul fondamento di una originale visione religiosa.

Simone Weil (1909-1943) ha rappresentato uno dei punti più alti della coscienza critica tra le due guerre per il rigore della sua analisi della storia e della cultura occidentale. Per vivere in prima persona la condizione degli oppressi, lasciò per due anni l'insegnamento della filosofia nei licei e lavorò in fabbrica. Nel 1937 a Solesmes ebbe un'esperienza mistica che la aprì decisamente all'esperienza cristiana. Prese parte attiva alla guerra civile spagnola e, nel 1942, alla resistenza francese. Affetta da tubercolosi, morì nel sanatorio di Ashford, nel Kent, anche a causa delle privazioni a cui scelse di non sottrarsi.

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