La Lettera di Giacomo, compresa nel Nuovo Testamento fra le sette lettere definite “cattoliche” per la loro destinazione ad un pubblico più vasto di quello a cui si rivolgeva l’epistolario paolino, è stata sin dai tempi più antichi oggetto di dispute circa la sua datazione e la sua paternità. Più recenti studi e nuove scoperte avvalorano la tesi dell’autenticità e l’attribuzione a colui che viene espressamente indicato come l’Autore. La Lettera che dal trono di Yerushalayim Yaaqov il fratello dell’Adon invia alle Dodici Tribù è il testo complementare alla Didachè (Marietti, 2009). Leggere questi due testi quasi duemila anni dopo la loro scrittura, significa ascoltare la voce originaria dell’ebraismo messianico del I secolo.
Gabriella Maestri dopo la laurea in Lettere classiche, ha conseguito il Dottorato presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Da molti anni si occupa di ricerche sulle origini cristiane, soprattutto in relazione all’ebraismo.
Marco Cassuto Morselli ha insegnato Filosofia ebraica e Storia dell’ebraismo presso il Corso di laurea in studi ebraici del Collegio Rabbinico Italiano (Roma). È autore de I passi del Messia. Per una teologia ebraica del cristianesimo (Marietti 2007). È Presidente dell’Amicizia ebraico-cristiana di Roma.
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