Fishke lo zoppo è sposato con una donna cieca, ma innamorato di una ragazza gobba. In un mondo di ladri e di accattoni vagabondi è difficile stabilire il confine preciso tra il sentimento e l’interesse economico perché ogni limite fisico può tradursi in un’imprevista opportunità di guadagno, se si è capaci di suscitare la giusta commozione attraverso un'arte raffinata e teatrale. Eroe involontario di un povero e vivace mondo ebraico orientale, che il nazismo annienterà nei campi di sterminio, Fishke lo zoppo è il protagonista del capolavoro di Sfurim. Nella sua opera trovano un’armoniosa sintesi l’entusiasmo riformistico degli illuministi e l’incrollabile saldezza dell’ebreo orientale dinanzi alle aggressioni della storia, ma anche la pietas tenerissima e la sbrigliata invenzione linguistica, con la sua irresistibile comicità.
Mendele Moicher Sfurim (1833-1917), pseudonimo di Sholem Yankev Abramowitsch, è il primo grande autore classico della letteratura ebraica jiddisch dell'Est europeo.
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