«"La dipingerai?" chiese Oswald.
"Se umanamente possibile, sì".
"Che c’è d’impossibile per un pittore invaso dal demone?", scherzò Slansky, accendendosi una sigaretta.
Lorenz lo guardò di traverso, con una smorfia di affettuosa minaccia, e tornò a osservare la donna, che si sfiorava con due dita una tempia, in leggerissimo segno di stanchezza». Dalla penna di Roberto Piumini, tra i maggiori scrittori italiani, un delicato gioco di sguardi ambientato nella Vienna di fine Ottocento.
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