Il mondo sta attraversando un cambiamento senza precedenti che, per essere fronteggiato, richiede un'analisi all'altezza della dimensione epocale. Nessuno ha il coraggio di discutere davvero della crisi, come crisi definitiva di un modello di capitalismo non più proponibile, e come crisi dell'ideologia del godimento effimero e del vorace consumo alimentato artificialmente da una pubblicità asservita al mercato. Disorientamento e solitudine disperata sono i veri temi della crisi. Siamo di fronte a un mutamente antropologico: gli uomini e le donne del nostro tempo, sedotti per decenni dal miraggio dell'opulenza di massa e dal consumo senza limiti, abbandonano la speranza e la fiducia nel futuro. Trasformare la crisi nella ricerca di un nuovo spazio umano che ridia senso al bisogno di affetti e di comunità: questo è il tema centrale di questo passaggio d'epoca.
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