Dimensione sociale significa cogliere il soggetto come creatura relazionale, nei suoi rapporti con gli altri, rapporti che ne limitano il possibile arbitrio e, nello stesso tempo, lo arricchiscono, lo integrano. Dimensione sociale significa anche che il soggetto non può essere colto unicamente come titolare di diritti ingigantendo oltre misura (come si è fatto nella modernità) il suo egocentrismo, ma altresì di precisi doveri, ineliminabile conseguenza della sua recuperata (e per lui salvante) socialità.Nella felice sintesi di Paolo Grossi un percorso affascinante delle vicende delle comunità e dei gruppi intermedi nel corso dei secoli.
Paolo Grossi, giurista e storico del diritto, è presidente emerito della Corte costituzionale. Ha insegnato nelle Università di Siena, Macerata e Firenze, dove è stato anche preside della Facoltà di Giurisprudenza. Socio dell’Accademia dei Lincei, ha creato il Centro di Studi per la storia del pensiero giuridico moderno. Tra i suoi libri recenti, pubblicati da Laterza: Ritorno al diritto (2015) e L’invenzione del diritto (2017).
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