Arrestato dalla Gestapo, François Le Lionnais viene deportato nel 1944 nel campo di concentramento di Mittelbau-Dora, destinato alla produzione delle Wunderwaffen, le "armi prodigiose" che, secondo la propaganda tedesca, avrebbero cambiato il corso del secondo conflitto mondiale. Ingegnere e matematico, Le Lionnais si prodiga in attività di sabotaggio, ma per i suoi compagni di prigionia svolge un’altra attività, non meno vitale: durante i lunghissimi appelli descrivere, persino nei dettagli e nei colori, dipinti più o meno celebri che conosce a memoria. Resoconto di un originale tentativo di sopravvivenza, questo testo – uno dei più brevi e sorprendenti sui campi nazisti - è la testimonianza strabiliante del potere dell’astrazione e dell'arte, un atto di estrema resistenza che segna la vittoria della bellezza sull’orrore, trasformandosi in un autentico inno alla vita.Con 23 immagini in bianco e nero.
François Le Lionnais (1901-1984), ingegnere, matematico e letterato francese, fondò con Raymond Queneau il gruppo di ricerca Oulipo (Opificio di letteratura potenziale), di cui fu il primo presidente e al quale aderirono anche Perec, Calvino e Roubaud.
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