La passione che Rousseau nutrì per la contessa d’Houdetot fu un amore impossibile, ma Rousseau trasforma questa situazione apparentemente negativa in una possibilità più alta, un amore puro che non si estinguerà mai, proprio per la sua assenza di realizzazione concreta: ed è così che nascono le Lettere morali, primo abbozzo dell’Emilio e della Professione di fede del Vicario savoiardo.La contessa da parte sua si stanca di questo che per lei è soltanto un gioco, dopo avere, sempre più debolmente, assicurato Rousseau della sua amicizia. Rousseau invece inizia qui la sua opera più alta, proprio per superare creativamente il momento più difficile, la svolta più radicale, che separandolo violentemente dall’ambiente in cui era vissuto, prepara l’isolamento e la persecuzione degli ultimi anni.
Filosofo svizzero di lingua francese, Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), illuminista nella critica ai valori culturali e all'organizzazione sociale del suo tempo in nome della fondamentale uguaglianza di tutti gli uomini, pose le basi della moderna democrazia.
Guglielmo Forni Rosa (Bologna, 1938), insegna Filosofia morale e Antropologia filosofica nella Facoltà di Lettere di Bologna. Allievo di Felice Battaglia, ha pubblicato recentemente studi su Simone Weil, Jean-Jacques Rousseau, sul modernismo religioso in Francia tra la fine del XIX e il XX secolo. Partecipa al Dottorato in Scienze religiose dell’Università di Bologna e al gruppo di studio su Rousseau dell'Università di Parigi IV (Sorbonne). Tra le pubblicazioni più recenti: Il dibattito sul modernismo religioso, (Roma - Bari 2000) e per Marietti ha pubblicato il Destino della religione (2005) e L’amore impossibile (2010). Di prossima pubblicazione: Dictionnaire Rousseau. Anthropologie, Politique, Religion, (Montmorency, 2011).
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