15 giugno 2022 - acquisizione dell'azienda del CED all'asta: la storia di EDB e Marietti continua

É con vivissima soddisfazione che comunichiamo che l'azienda del Centro Editoriale Dehoniano è stata aggiudicata, nella vendita tenutasi il 15 giugno 2022 presso il Tribunale di Bologna, a una compagine di investitori istituzionali, coordinata dal Prof. Alberto Melloni della Fondazione di Scienze Religiose di Bologna, che porterà avanti un progetto editoriale e d'impresa di amplissimo respiro, con il dichiarato obiettivo di fare rivivere gli storici marchi e cataloghi editoriali di EDB, EDB Scuola e Marietti 1820.
Questo importante risultato è il frutto del lavoro di otto mesi di esercizio provvisorio dell'impresa, che ha consentito di rivitalizzare la Casa degli Autori di EDB e Marietti 1820 (come l'abbiamo voluta chiamare all'ultimo Salone del Libro di Torino), scuotere dal profondo il mercato dell'editoria e fare venire alla luce progetti per la conservazione e lo sviluppo degli imponenti cataloghi: perle assolute della cultura cattolica e laica del nostro Paese.
Ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione che, da più parti, abbiamo ricevute.

Centro Editoriale Dehoniano - CED
(Riccardo Roveroni)
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« Su l'orlo del suo rifugio»

Carlo Fornara attraverso le lettere ad Amedeo Catapano

Pubblicazione:  1 gennaio 2010
Edizione:  1
Pagine:  126
Peso:  151 (gr)
Collana:  1084 Saggi d'arte
Formato:  140x210
Confezione:  Brossura
EAN:  9788821177842 9788821177842
€ 15,00 € 14,25
Sconto:  5%
Risparmi: € 0,75 ogni copia
Descrizione
Misantropo, ferocissimo, ostile al perbenismo dell’arte italiana del secolo scorso e fustigatore delle presunte avanguardie (in epoca di “futurismi” scrisse che vedeva «superfluità, frettolosità dappertutto. Si improvvisa»), Carlo Fornara (1871-1968) è il grande pittore ignorato della nostra storia. Ammirato da Giovanni Segantini, che lo riteneva il suo allievo più abile, è insieme a Giovanni Fattori, Gaetano Previati e Giuseppe Pellizza da Volpedo l’artista italiano più importante e decisivo a cavallo tra Otto e Novecento. Ma a dispetto di questi giganti Fornara è stato capace di scelte drastiche e assolute. Nel 1922 l’artista, originario di Prestinone, in Val Vigezzo, ritorna e si ritira tra i suoi monti, dove rimarrà fino alla morte, dedicandosi alla propria opera, ignorando ogni onorificenza ufficiale, in artica umiltà e nudità (nel 1945 Ettore Marangoni scrisse che Fornara «si richiuse nella più severa solitudine anche per effetto del disgusto provocato in lui dal carnevale della così detta arte moderna»). Questo periodo, che rappresenta l’ingresso negli abissi di Fornara, è testimoniato dall’epistolario ardente con il collezionista e amico Amedeo Catapano (1897- 1976), pregno di confidenze e di giudizi al di là dell’umano. Carlo Fornara, che qui viene raccontato come un eroe da romanzo, come un santo eccentrico, è il Don Chisciotte dell’arte italiana del Novecento. Con il ghigno (e l’inquietudine) di Re Lear impressa sul volto. 
Note sull'autore
Davide Brullo ha pubblicato alcuni libri in versi, tra cui Annali (2004) e L’era del ferro (2007). Il suo primo romanzo, Il lupo, è uscito nel 2009, seguito da S nel 2010.